La contemporaneità non deve ignorare l’integrazione della intelligenza digitale che è entra nelle esecuzioni espressive con una moltitudine di integrazioni espressive-qualitative attraverso una innovazione digitale che concretizza una originale iconografia espressiva-tecnologica. La digitalizzazione operativa con una moltitudine di applicazioni contribuiscono a stabilizzare una personale realizzazione con una imponente forza cromatica dove l’unico vero protagonista è il colore elemento quest’ultimo che abilita l’intelligenza digitale come forma di arte contemporanea. Inoltre la completa esclusione di una qualsiasi sagoma tende a concretizzare ad una ambientazione cromatica informale. Da diversi decenni l’arte è stata coinvolta dalle innovazioni tecnologiche praticando nuove realtà espressive attraverso l’iconografia digitale. Spesso l’input creativo nasce da una fotografia, oppure da scenari fantastici o ancora da visioni metropolitane. L’ingresso tecnologico digitale non ha contribuito a potenziare solo le arti figurative ma senza esclusione di colpi ha coinvolto la totalità dell’ espressioni multimediali coinvolgendo i creativi pubblicitari, cinematografi, stilisti, musicisti e progettisti vari. Gradualmente le potenzialità creative digitali sono diventate indispensabili per i diversi operatori. Determinanti sono diventati anche i corrispondenti aggiornamenti che sono diventati sempre più frequenti, attraverso le innumerevoli app (applicazioni) di potenziamento, che gradualmente hanno attivato le intelligenze digitali come ulteriore canale di arte contemporanea. La personale esperienza con l’intelligenza digitale si è concretizzata favorevolmente con una ritrattistica digitale e con la rivisitazione digitale della conversione di San Paolo che possono essere visitate nel personale blog all’indirizzo Esposizione deposito online Petrucci Pasquale