La Digital Creativity

L’innovazione digitale ha ulteriormente potenziato la creatività dell’arte grafica attraverso un graduale processo innovativo partendo inizialmente nel 1960, con una “computer graphics”, per legittimare successivamente una disciplina informatica dell’arte contemporanea. Considerando l’avanzamento tecnologico informatico si prospetta un energetico futuro grafico-digitale e conseguenzialmente per i creativi del settore risulterà determinante rispettare un sistematico aggiornamento informatico.Da un punto di vista artistico l’arte grafica globalizza un insieme di attività prevalentemente artigianali; incisioni, xilografie, litografie, serigrafia, silografia, industrial design, parallelamente invece le applicazioni della computerizzazione grafica viene estesa ad una moltitudine di attività; tipolitografia /cinematografia /games / pubblicità / giornalistica / televisiva / fotografia; accumulate con la definizione di “Digital Creativity”.
La grafica digitale

Ma nello specifico la grafica digitale focalizza una personale grammatica grafica-tecnica; innanzitutto risulta determinante evitare una iconografia visiva eccessivamente alterata, perché le possibilità offerte dalla tecnologia digitale permettono diverse entità di manipolazione, ma una eccessiva alterazione frantuma ogni legame del prodotto visivo con il reale. Consequenzialmente quando più limitata è la manipolazione maggiore risulta il legame concetto-reale. Tecnicamente rispettando l’impostazione strutturale, ma manipolando con forti contrasti, o invertendo la luminosità presente nello scatto fotografico con l’ausilio della potenza digitale e rispettando una iniziale progettazione estetica, si costruisce un nuovo Look visivo che comunque mantiene strutturalmente un legame con la realtà. Il nuovo diventa contemporaneo, se legato all’ idea concettuale, che ha caratterizzato gran parte dell’arte d’avanguardia contemporanea all’incirca negli anni 60 del novecento. I diversi scatti fotografici vengono effettuati in diverse ore della giornata per valutare la migliore intensità luminose che avvolge la composizione scelta. La preferenza assoluta è di utilizzare un file di immagine RAW, perché agevola la regolazione dei singoli valori di luminanza in rapporto alla programmazione iniziale, e contribuisce a modificare la densità e il contrasto del bianco e del nero con la gamma dei grigi. Il completamento dell’azione operativa è rivolta al bilanciamento dei contrasti. Praticando la sostituzione del bianco e nero con due tonalità con opposte luminosità è indispensabile per contenere l’intensità della stessa sfumatura precedentemente realizzata. Complessivamente l’aspetto iconografico monocromatico si rafforza con alternative cromatiche che rispettando la reale struttura compositiva presenta una variante visione contemporanea.

Pasquale Petrucci