Questo processo di scollamento del manifesto dal suo luogo di origine prende il fortunato nome di decollage. Si tratta di un processo inverso a quello del collage, invece di aggiungere materia – l’artista toglie del materiale producendo alcuni strappi nel manifesto. Nel decollage di Petrucci Pasquale non è l’artista che provvede a strappare parte del manifesto pubblicitario ma sono le intemperia atmosferiche aiutate dall’usura del tempo.L’artista ricerca di individuare il valore espressivo che emerge da un accavallamento di strappi. Sostanzialmente sono fotografie di manifesti pubblicitari disfatti dalle intemperie atmosferiche che involontariamente compongono indicazioni incomprensibili da un punto di vista pubblicitario ma si evidenzia una reale iconografia estetica che anagraficamente appartiene al paesaggio urbano. Il risultato è racchiuso in una nuova iconografia della realtà contemporanea con la fusione della composizione con l’urbanizzazione di appartenenza.I manifesti lacerati che contribuiscono a completare la storia visiva del territorio urbano di appartenenza sono stati ripresi nella loro naturale collocazione che risulta appartenere alla nostra quotidianità di un realismo contemporaneo.
L’intero ciclo operativo è stato arricchito con una metodologia operativa in itinere attraverso la ricerca di positivi rilievi espressivi. La cronaca fotografica si sviluppa attraverso i vicoli della città oppure in prossimità di spazi isolati dalla centralità cittadina.